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Santa Madre Teresa di Calcutta

domenica 30 dicembre 2018

Libridipendenti





L’ultimo pranzo con i colleghi d’ufficio, prima dello stacco di fine anno, ne avevamo parlato: in Italia si legge poco o nulla. Del resto, anche il “Rapporto sullo stato dell’editoria nel 2018” pubblicato di recente dall’Associazione Italiana Editori (ma i dati si riferiscono al 2017 e solo ai primi sei mesi del 2018) conferma il trend. A fronte di un aumento del numero delle case editrici attive, del numero dei titoli pubblicati, della vendita dei diritti e di un mantenimento dei prezzi dei libri, il numero di lettori non cresce. Sono circa trenta milioni gli italiani che nel 2017 hanno letto almeno un libro (il 65% della popolazione). In particolare, sempre secondo l’analisi di AIE, si evince come il “non leggere” sia trasversale ai diversi livelli di istruzione e ai ruoli ricoperti: tra i dirigenti il 38% non ha letto un libro nel 2017 mentre tra i laureati la percentuale scende al 32,3%, ma rimane comunque elevata.

In questi giorni riflettevo su questo argomento quando mi sono imbattuto in un post dell’ex presidente statunitense Barack Obama che su un social ha pubblicato la lista dei libri letti nel 2018.
Obama è solito tenere un elenco delle sue letture (oltre a film e canzoni) e a fine anno riguardarlo per fare memoria del cammino compiuto. In particolare, lui scrive: “As 2018 draws to a close, I’m continuing a favorite tradition of mine and sharing my year-end lists. It gives me a moment to pause and reflect on the year through the books, movies, and music that I found most thought-provoking, inspiring, or just plain loved. It also gives me a chance to highlight talented authors, artists, and storytellers – some who are household names and others who you may not have heard of before. Here’s my best of 2018 list - I hope you enjoy reading, watching, and listening.”.

L’idea mi è sembrata utile e divertente e ho subito pensato ai libri che mi avevano fatto compagnia quest’anno. Dopo una veloce ispezione sopra e intorno al mio comodino e sulla scrivania dove mi trovo a scrivere, di seguito trovate l’elenco dei libri che ho letto nel corso dell’anno.


  • Felix il gatto del treno di Kate Moore
  • Nessuno nasce imparato di Lello Gurrado
  • Il telefono senza fili di Marco Malvaldi
  • Ti meriti un amore di Alessandra Appiano
  • Le otto montagne di Paolo Cognetti
  • Il giallo della Bagnera di Giovanni Luzzi
  • Non sono che un critico di Morando Morandini
  • La morte in banca di Giuseppe Pontiggia
  • Il cinema secondo Hitchcock di François Truffaut
  • Sei personaggi in cerca d'autore di  Luigi Pirandello
  • London Lies di Silvia Molinari
  • I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
  • Di rabbia e di vento di Alessandro Robecchi
  • La fabbrica delle stelle di Gaetano Savatteri
  • La rete di protezione di Andrea Camilleri
  • Nelle acque del passato di Silvia Molinari
  • Tutto quel buio di Cristiana Astori
  • Una vita da direttore editoriale di Giovanni Maria Pedrani
  • Mio caro serial killer di Alicia Giménez Bartlett
  • Prove d'autore di Harold Pinter
  • I Miserabili di Victor Hugo
  • Dentro la sera di Giuseppe Pontiggia
  • Il ladro di ombre di Veronica Cantero Burroni
  • Vogliamo tutto 1968 - 2018 di AA.VV.
  • Le straordinarie storie della Martesana di Giuseppe Carfagno
  • Resto qui di Marco Balzano
  • L'uomo del labirinto di Donato Carrisi
  • Il codice di Giuda di Fabrizio Carcano
  • Omicidio sul ghiaccio di Lenz Koppelstatter
  • Brunò di Martin Walkner
  • Il Sapore del Sangue di Gianni Biondillo


Ad onor del vero, devo ammettere che alla lista mancano un paio di romanzi non ancora pubblicati che ho letto in qualità di “editor” per conto di un amico scrittore, tutta una serie di racconti di amici che leggo per fornire un consiglio / suggerimento, un po’ di romanzi che ho abbandonato cammin facendo nella lettura, quando mi accorgevo che stavo perdendo tempo. Infine, inutile scriverlo, non ho contato le innumerevoli letture del mio ultimo romanzo pubblicato a novembre di quest’anno.
Per il resto, riguardando i titoli dei libri che mi hanno fatto compagnia nel corso dell’anno, mi vengono in mente queste riflessioni.

La prima è di gratitudine per tutti gli autori che hanno faticato per scrivere proprio quel libro che mi ha fatto compagnia. Perché il rapporto libro – lettore è un rapporto personale, tra due esseri umani: uno che ha il desiderio di raccontare quella storia e l’altro che ha il desiderio di sentirsela raccontare. Sono due libertà, quella dello scrittore e quella del lettore, che si offrono e si scelgono e questo rapporto rimane valido con il passare del tempo proprio attraverso i personaggi che abitano nei libri.
Renzo Tramaglino l’ho sentito particolarmente vicino a me per il desiderio di perseguire il suo obiettivo ad ogni costo; Jean Valjean si fa amare per quella tensione verso il “Bene” che l’accompagnerà sempre nel corso della vita, Emma Woodhouse in "London Lies" si rende empatica al lettore attraverso l’ironia che mette nell’affrontare le piccole o grandi disavventure che possono accadere oggigiorno ad una giovane donna londinese.

Dai nomi dei personaggi che ho appena citato, potete ricavare la seconda considerazione: se devo fare una “classifica” dei libri letti quest’anno, un ex aequo va ai due classici, mentre tra i contemporanei scelgo una scrittrice che si auto pubblica, Silvia Molinari, che con London Lies a mio avviso ha scritto un’opera veramente bella, originale e che ben si potrebbe trasformare in un film di successo. Aggiungo il saggio “Dentro la Sera” di Pontiggia che raccoglie le trasmissioni radiofoniche dello scrittore che altro non erano che corsi via etere di scrittura creativa tenute su Radio Due dal maggio al luglio 1994: una vera perla di “saggezza” per ogni scrittore.

Intendiamoci: anche gli altri libri che ho inserito in elenco mi hanno trasmesso qualcosa: i migliori un’idea o un messaggio, gli altri un’emozione o magari solo un attimo di spensieratezza. Perché il libro secondo me deve servire a questo: tenerci compagnia nel tempo che decidiamo di dedicare a noi stessi, ma tenerci una buona compagnia perché credo che a nessuno di noi piaccia trascorrere il proprio tempo con una cattiva compagnia.

Nei libri personalmente non cerco le risposte alle mie domande esistenziali, ma credo che un buon libro possa aiutarci a formulare meglio quelle domande che abitano in ognuno di noi e magari suggerirci un nuovo modo di vederle o di affrontarle.

Terza e ultima considerazione: aveva proprio ragione Umberto Eco quando affermava: "Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro".

Quindi, chiudo quest’ultimo articolo del 2018 con un invito rivolto a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare alla fine del post: per l’anno nuovo fate un regalo a voi stessi, regalatevi un libro e leggetelo fino alla fine. Sono sicuro che al termine, l’endorfina che si sarà generata in voi vi porterà a leggerne un altro e poi via così: diventerete dei libridipendenti e vivrete felici e soddisfatti per il resto dei vostri giorni, perché un libro è come un gatto: non vi delude mai.