L’associazione Openpolis
(http://www.openpolis.it/) ha
diffuso in rete questa settimana il Rapporto sull’attività del Parlamento italiano
nella XVI Legislatura (aprile 2008 / dicembre 2012).
Per chi ancora non la conoscesse, Openpolis è un’associazione indipendente dal 2006 che,
lavorando con gli open data, promuove progetti
open source, sostenendo l’open government. L’obiettivo è costruire
polis su internet, comunità politiche autonome e libere in cui ogni
abitante partecipa alla vita collettiva e alla costruzione del bene
comune. Realtà interessante che merita
attenzione e approfondimento.
Ma torniamo al Rapporto. Nelle 40 pagine di pdf troviamo tutti i numeri
della XVI Legislatura, gli indici di produttività dei nostri parlamentari, ma anche
i nomi e cognomi degli onorevoli più assenti e lontani dal loro luogo di
lavoro.
Curiosità? Ne riportiamo solo alcune, perché vale proprio la
pena leggere il rapporto.
Nella Legislatura (quindi governo Berlusconi più governo
Monti) sono stati presentati 9.572 Disegni di legge. Quanti sono stati conclusi
con l’approvazione e sono diventati legge?
387, il 4,04%. Per la precisione sono state approvate 44
leggi nel 2008; 87 nel 2009; 73 nel 2010; 73 nel 2011 e 110 leggi nel 2012.
Più fortuna hanno avuto i Decreti legge: presentati 115, convertiti
con successo 97, l’84,3%
Curioso anche leggere i nomi dei parlamentari di opposizione
che con i loro voti o le loro assenze hanno “salvato” la maggioranza del
governo Berlusconi. Alla Camera al primo
posto figura l’onorevole Bersani, seguito da Antonio Gaglione (gruppo misto) e
terzo Antonio Di Pietro. Al Senato al primo posto figura Emma Bonino, seguita
da Umberto Veronesi e terzo Sergio Zavoli.
Per quanto riguarda il Governo Monti, nel rapporto si
indicano i gruppi parlamentari che hanno maggiormente sostenuto il Presidente
Monti.
Alla Camera, su 99 votazioni effettuate, il PD ha dato il
proprio sostegno nell’83% dei casi, l’UDC nel 77%, FLI nel 60%, il PDL nel 59% per finire con l’IDV nel 42%
dei casi e con la Lega che solo nel 36% delle votazioni ha sostenuto il Governo
Monti.
Al Senato, in 83 votazioni effettuate, più o meno le percentuali rimangono le
medesime, solo il PDL ha una percentuale più alta: per il 70% delle votazioni
ha sostenuto Monti.
In chiusura che dire di questi dati? I nostri rappresentanti
hanno lavorato a sufficienza oppure potevano fare di più? Certo un dato
colpisce subito: la bassissima percentuale di leggi approvate a fronte del
grande numero di Disegni di legge presentati. Su questo punto i partiti e i
politici dovrebbero riflettere per cercare di trovare una via, un modus
operandi più performante. E’ evidente che nel 2013, nell’era digitale 2.0 non è
accettabile avere indici di produttività così bassi.
Sarebbe interessante inoltre poter confrontare i dati
raccolti da Openpolis con quelli di altre Legislature, per esempio con quelle
di Paesi come Germania, Francia e Spagna per mettere a confronto gli indici di
produttività dei nostri parlamentari con i colleghi degli altri Paesi.
Siamo però convinti quasi al cento per cento che i nostri
parlamentari risulterebbero i più produttivi infatti sono sicuramente i più
pagati tra i colleghi che siedono negli altri Parlamenti e quindi sicuramente
questo significa che sono i parlamentari più produttivi in circolazione…
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