Fabrizio Carcano raddoppia: dopo
“Gli angeli di Lucifero” pubblicato nel
2011, è uscito da pochi mesi nelle
librerie il secondo romanzo “La tela dell’eretico” edito sempre da Mursia.
Il lettore ormai affezionato a
questo ancor giovane scrittore, nato nel
1973, ritrova in quest’opera tutti gli ingredienti che caratterizzano il suo mondo narrativo. Innanzitutto la trama è quella di un giallo
ambientato nella Milano contemporanea dove nel giro di qualche giorno una serie
di omicidi apparentemente non collegati tra di loro irrompono nella vita del
Vice Questore nonché Capo della Squadra Omicidi di Milano, Bruno Ardigò. Quasi senza accorgersene però, il lettore
viene accompagnato dall’autore in una Milano di cinquecento anni prima, nella
Milano leonardesca di fine
Quattrocento. Gli omicidi infatti
sembrano collegati ad una misteriosa setta segreta che si rifaceva al movimento
religioso dei Catari, ancora presenti in Italia a fine Quattrocento a cui
sembra che anche Leonardo da Vinci avesse segretamente aderito, movimento però
considerato eretico dalla Chiesa cattolica.
E qui troviamo il secondo tema
caro a Fabrizio Carcano: quel mix di storia tardo medievale – rinascimentale
velata da richiami esoterici e misteriose confraternite che erano di moda in
quei tempi e che portano il lettore di oggi a fantasticare di chissà quali
misteri ancora irrisolti. Per tutto il
romanzo il lettore è dondolato tra la Milano del 2011 e la Milano di Leonardo e
del suo cenacolo.
Terza costante dell’autore:
Milano. Milano è raccontata nei minimi particolari tanto che sembra di avere
sullo sfondo , leggendo il romanzo, la piantina di un Tom Tom. L’amore di Carcano per Milano trasuda, in questa torrida estate
2012, da ogni pagina del romanzo, spesso per bocca dei due protagonisti ,
Ardigò e Malerba, altre volte lo si intuisce dalle minuziose ricostruzioni
storiche di zone o quartieri milanesi poste all’inizio di un capitolo o di un
paragrafo.
Ad aiutare il Commissario Ardigò in questi pellegrinaggi
interviene l’amico / rivale di sempre, il giornalista Federico Malerba,
compagno di studi e di avventure del Commissario. Malerba imbastisce, con l’aiuto di una figlia
di una delle vittime, una sua indagine parallela ed alla fine della storia i
due amici scopriranno di essere stati entrambi vicini alla soluzione del caso
sin dall’inizio.
Dopo la lettura
di questo secondo romanzo, non possiamo non confermare il nostro plauso a
questo scrittore che di professione fa il giornalista e invitarlo a proseguire
su questa strada. Francamente ci aspettiamo anche di poterci recare al cinema
tra qualche mese per poter seguire le
vicende di Ardigò e Malerba sul grande schermo. I due romanzi di Carcano,
questo e il precedente, sembrano infatti già pronti per la sceneggiature di un
film che a nostro giudizio avrebbe
grande successo non solo in Italia perché il respiro di queste opere è un
respiro universale.
Ci permettiamo
un ultimo pensiero, rivolto al Sindaco di Milano, Avv. Pisapia: perché non omaggiare
l’autore con un Ambrogino il prossimo Natale?
Fabrizio
Carcano, La Tela dell’Eretico, Ugo Mursia Editore spa, Milano 2012
Nessun commento:
Posta un commento