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mercoledì 14 agosto 2019

La Masseria delle ginestre

La Masseria delle ginestre

Ho avuto il piacere di leggere in anteprima La Masseria delle ginestre di Giuseppe Carfagno.


Il romanzo copre un arco temporale che inizia dall’Unità d’Italia e arriva sino ai giorni nostri. Narra le vicende di alcune famiglie contadine che hanno trascorso la loro vita in una masseria, situata nella campagna della Basilicata. Alcune famiglie non si sono mai mosse da quel luogo, altre l’hanno abbandonato per cercare lavoro altrove.

Con La Masseria delle ginestre ci troviamo immersi in un romanzo epico, dal respiro profondo, a tutto tondo, che trasmette emozioni forti. L’opera racchiude in sé i canoni di un grande romanzo generazionale (riporta alla memoria per certi aspetti Via Col Vento di Margaret Mitchell e per altri Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa) e richiama quelli cinematografici: impossibile non pensare a Novecento dei Bertolucci.


Nel libro troviamo raccontati con dovizia di particolari gli episodi della vita quotidiana di un gruppo di famiglie della Basilicata e attraverso i loro occhi e i loro pensieri siamo accompagnati a rivivere gli ultimi 200 anni della storia di quella regione d’Italia.

La vita e la morte, la gioia e il dolore, l’amore platonico e quello bestiale si intrecciano in una trama di rapporti che, così come descritti, oggi forse ci potrebbero far sorridere, ma a quei tempi costituivano le fondamenta di quella società. Eravamo un’Italia così, un Sud Italia così, per meglio dire, e questo romanzo di Carfagno ne ripercorre egregiamente le gesta.

Le famiglie protagoniste del romanzo si chiamano Costantini, Tuommolo, Di Stasi, Paterno per citarne alcune. La loro storia e le loro vite scorrono davanti ai nostri occhi e ci penetrano la carne e l’anima grazie alla scrittura di Carfagno, schietta, immediata, pulita ma allo stesso tempo vigorosa e realistica. Lo stile narrativo coinvolge da subito il lettore che percepisce le medesime vibrazioni emotive dei protagonisti delle pagine che sta leggendo. Capita così, ad esempio, con Maria la strega che accompagna il lettore lungo quasi tutto il cammino e non si vorrebbe mai perderla di vista.

Ma per essere sinceri, la vera protagonista dell’opera è la Masseria, scritta con l’iniziale maiuscola, perché se lo merita, dice lo scrittore, ed ha ragione. Quello che gravitava intorno ad essa era un mondo duro, fatto di poche e rigide regole di vita, ma schietto e sincero. L’opposto di quello che è diventato il nostro normale stile di vita, al quale peraltro ci stiamo pericolosamente abituando.

La Masseria delle ginestre è forse un romanzo d’altri tempi, fuori moda nell’attuale panorama letterario italiano, ma diventerà per certo un evergreen, se così possiamo definire un libro di cui si suggerisce la lettura alle nuove generazioni.



Giuseppe Carfagno, La Masseria delle ginestre, La Vita Felice, Milano 2019


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